L’ORATORIO DI SAN FRANCESCO

 Fu fondato il 6 agosto 1477 per disposizione del conte Giovanni Francesco da Porto con provvedimento di celebrazione di dodici messe annue al Mansionario. Nel suo testamento datato 29 luglio 1483 Alvise q.Simone da Porto lasciò una somma a favore “capelle a Turribus Quartixoli noviter per  nobiles de Porthis constructe”.  Tale atto ci conferma che l’oratorio in tale data era già costruito. Lo si trova nominato nel 1584 quando il vescovo Michele Priuli lo vide durante la propria visita pastorale.”

Nella visita pastorale del vescovo Giuseppe Maria Peruzzi nel 1820 l’Oratorio aveva due altari dedicati a San Francesco d’Assisi e a  San Carlo Borromeo. Il Vescovo in tale occasione emise un decreto dispositivo affinché fossero costruiti due baldacchini per proteggere gli altari perché l’oratorio era privo del coperto. Esso fu donato nel 1868 dai conti Gíuseppe ed Ottavíano da Porto al Comune affinché assumesse la funzione di chiesa parrocchiale:  cosa che peraltro già avveniva dal 1857 dato che la vera chiesa parrocchiale (Chiesavecchia), era non solo fatiscente, ma anche  pericolante.

II Cappellano (Mansionario) aveva l’obbligo di celebrare 12 messe annuali ed ogni qualvolta i conti Porto lo desiderassero. Quest’ultimi avevano lasciato in beneficio all’oratorio un campo situato dietro l’oratorio stesso la cui rendita spettava al mansionario. II Maccà nel 1803 cosí lo descrive:   “S. Francesco… di casa Porto contigua al suo palazzo, e situata sulla strada pubblica che conduce a Padova, poco distante dalla  parrocchiale.”

Il Trittico

L’Altare donato al Vescovo