IL BOMBARDAMENTO DELLA CHIESA
Il 24 aprile quando i tedeschi sconfitti iniziarono la ritirata gli alleati tentarono di ostacolarla.
A Torri, lo stesso giorno, aerei alleati tentarono di bombardare il ponte sul Tesina e due bombe caddero sulla chiesa parrocchiale: una scoppiò sventrando la parte orientale del tetto, danneggiando la canonica e ferendo in modo non grave la sorella del cappellano, don Antonio Cestaro, l’altra penetrò e demolì la base dell’altare della Madonna senza esplodere (quello che si trovava a sinistra entrando dalla porta maggiore).
Il bombardamento ebbe a causare anche una grave ferita ad una donna di Torri, Cristofori Savina in Montagna, che rimase invalida e la morte di una studentessa di Vicenza che stava passando nelle vicinanze del ponte.
Il Marigo ci ha precisato l’avvenimento raccontando il seguente aneddoto: «Il 25 aprile arrivarono gli alleati a Torri. I primi furono americani su una jeep, dalla quale scese un aviatore che entrò in canonica alla ricerca del parroco.
Egli dichiarò di essere il pilota che aveva invano bombardato il ponte e si era accorto che le bombe sganciate erano finite sulla chiesa.
Si scusò del fatto davanti ai presenti per quanto aveva causato.
Spiegò anche, che tornato all’aeroporto aveva ricevuto l’ordine di ricaricare l’aereo di bombe e di ritornare sull’obiettivo per cercare di colpirlo, per fortuna alcuni minuti prima di ripartire arrivò un contrordine e l’operazione fu annullata».