IL CAMPANILE

L’attuale campanile, salvo qualche restauro dovuto ai danneggiamenti dell’ultima guerra mondiale, è quello edificato nel 1879. Esso era unito al corpo della vecchia chiesa, costruito in mattoni, come peraltro la stessa, e simile nello stile come appare dalle cornici in terracotta. L’architetto che lo progettò e ne diresse i lavori fu l’ing. Dalla Vecchia di Vicenza.

La cella campanaria, posta entro le quattro arcate gotiche in mattone scoperto, incorniciate da bifore in pietra “vicentina” con l’occhio a quadrifoglio che le sormonta di stile quattrocentesco. Si ha memoria di un primo concerto di campane avvenuto nel 1888 (tre bronzi per un peso di quintali 25) un secondo memorabile il 19 marzo 1925 con le attuali campane del peso di q.li 30,35. Quest’ultimo concerto seguì alla consacrazione delle stesse, avvenuta sul piazzale antistante la Chiesa, da parte del vescovo Ferdinando Rodolfi alla presenza del parroco, don Bortolo Plichero, del M.R. don Pietro Pivato parroco e Vicario Foraneo di Lerino, dei sacerdoti don Antonio e Gaetano Trevisan, del sindaco Rigon Antonio e dei padrini delle campane Piccolo Pietro, Perin GioBattista e Rigon Domenico.

La campana maggiore, del peso di quintali 13,71, è dedicata ai Santi Domenico ed Antonio e porta impresse nella fusione le immagini del Crocefisso, del Sacro Cuore di Gesù, della Beata Vergine Assunta, di S. Domenico, di S. Antonio e di S. Michele Arcangelo. Inoltre, sempre impresse, porta le seguenti scritte: REGINA ANGELORUM ET SANCTORUM OMNIUM, ORA PRO NOBIS ECCE CRUCEM DOMINI, FUGITE PARTES ADVERSAE IN TE, DOMINE, SPERAVI, NON CONFUNDAR IN AETERNUM.

La seconda (mezzana), del peso di q.li 9,79, è dedicata ai Santi Pietro Apostolo e Francesco d’Assisi, con le immagini del Crocefisso, dell’Immacolata Concezione, di S. Giovanni Battista, di S. Bartolomeo Apostolo, di San Rocco e di S. Maria Maddalena. Essa ha le scritte: VOX DOMINI IN VIRTUTE, VOX DOMINI IN MAGNIFICENTIA REGINA SINE LABE ORIGINALI  CONCEPTA, ORA PRO NOBIS A FULGORE ET TEMPESTATE LIBERA NOS, DOMINE

La piccola, del peso di q.li 6,85, è dedicata ai Santi Bartolomeo e Giovanni Battista, ha impresse le immagini del Crocifisso, della Beata Vergine del Rosario, di S. Giuseppe, di S. Pietro, di S. Paolo e di S. Francesco con le iscrizioni: SACRATISSIMI ROSARII, ORA PRO NOBIS SOLI BEO HONOR ET GLORIA EX AUDI, DOMINE VOCEM POPULI TUI ET LIBERA EUM AB OMNI MALO

Della giornata in cui le campane furono issate sul campanile riportiamo una memoria del prof. Remigio Marini. «Ci rivediamo seienni insieme con un nostro compagno più grande sulla strada che da Lerino conduce a Torri. Si veniva dalla scuola; avevamo avuto una concessione speciale dal maestro: a Torri si facevano salire sul campanile le nuove campane… A Torri arrivammo tardi. I due bronzi maggiori erano già in castello e si stava issando appunto quella campana bebè da sei quintali, tremenda schiacciatrice di carrette. Grosse corde con carrucole multiple eran tese dalla cella allo zoccolo dell’alto edificio. E la campana saliva lenta e nel suo innaturale mutismo quasi imperiosa, mentre un corrimano dal campanile alla piazza faceva passar rapida la grossa gomena issatrice. Densa folla attorno alla chiesa e nella piazza, commenti animati ed entusiasmo. Uomini si penzolavano in alto dalle bifore, una voce potente lanciava ordini che sembravan schioccate di frusta; altri uomini al capo d’una corda minore legata agli orecchi della campana erano occupati a tenerla staccata nell’ascesa, dai cornicioni e dalle alte pareti della sua nuova dimora.»

Nel 1962 fu acquistato e posto a dimora l’orologio.